Il piccolo Hans - anno III - n. 9 - gennaio-marzo 1976

«piccolo», «piccolezza», avviene attraverso questo a di serv-a. Al di là della porta che si apre solo per far volare fuori qualche piatto, una grande cucina. «La duchessa stava in mezzo alla stanza, seduta sopra uno sgabello a tre gambe e cullava un bambino. La cuoca era curva sul fornello e rimestava una grande pentola...» La strega del Macbeth. Con nenie e borbottii la governante presiede la scena dell'inconscio. La sua mano armata di coltello o di for­ bici si leva a minacciare. Il tratto che nel grafico unisce le feci al pene è quello in cui gioca la castrazione, gli ingredienti nelrla cucina della cuoca sono membri e testicoli, sanguinacci, salami decapitati dalle travi e occhi sgusciati dalle orbite, aglio contro i vampiri che aggre­ discono al collo, ma chi entra furtiva nella camera a spiare �l nostro sonno? Il cauchemar, il fantasma e l'an­ goscia che spa}ancando gli occhi vediamo la nutrice dissi­ pare con un batter di mani che tronca la nostra paura? ·«E' da sospettaI'e che l'elemento propriamente ri­ mosso sia sempre il femminile; ed è confermato dal fatto che le donne, non meno degli uomini, ammettono più facilmente esperienze con donne piuttosto che con uo­ mini. Ciò che gli uomini propriamente rimuovono è ,l'ele­ mento pederastico» (Freud, Minute a W. Fliess, 1897, cfr. Opere, cit. II, p. 62). H denaro porta a galla l'ele- . mento femminile, la donna scende nelle strade, la moglie si esibisce in società, fa governante, la serva di casa si affaccra tranquilla alla soglia del buio e non esita a prendere il posto della madre nella scena primaria. ·«Le symptòme est ici le signifiant d'un signifié refoulé de ,la conscience du sujet» (Lacan, Fonction et champ de la parole et du langage, cfr. tr. it. in Scritti, p. 274, Ei­ naudi, 1975). Pene, feci, bambino. Tre solidi, ma anche tre oggetti staccabili sono i tre vertici del primo grafico 15

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