Il piccolo Hans - anno III - n. 9 - gennaio-marzo 1976
bocca, fantasie oniriche - Poe lo sapeva bene -, o stati ipnotici. Il movimento progressivo e regressivo delle ripetizioni parziali nella rima e in tutte ,le varie forme di assonanza e allitterazione, culla il -lettore in un piacevole ritmo di eccitazione e riconferma, mesco lando gradevolmente il nuovo e il fami,liaI"e. La pulsione ritmica costante prodotta dalle ripetizioni di ,suoni, e sottolineata ancora di più dalla organizzazione metrica, fa della parola corpo concreto misurabile (sillabe ilun ghe-sillabe brevi, accentate-non accentate). Il metro gioca la qualità (il senso) della parola contro la quantità (la sua misura); la parola dunque mostra il suo doppio - è insieme corpo, (corpo sotti , le, ma corpo) misurabile, concreto, e aHo stesso tempo segno, sostituzione, assen za. Forma. Ci dicono: nella serie ritmica del verso 1e parole si toccano; strofinandosi producono altro senso, più senso; una se mantica immaginaria 25 • Allineandosi, 1e parole compon gono un discorso: la scelta è tra una posizione di C()[ltiguità, o di simi.Iarità; o meglio, tra un procedimento metonimico, che si sviluppa per via di contiguità, in cui la selezione e la combinazione deHe unità linguistiche è tutta regolata dal contesto di posizione, o un proce dimento metaforico , in cui sull'asse della selezione e della combinazione è dominante la sostituzione. In poe sia, ,la prevalenza deHa similarità testimonierebbe il di sturbo della contiguità 2 6, con conseguente allentamento dell'ordine tra le parole, ,della loro gerarchia sintattica, dei loro rapporti grammaticali. I poeti, dunque, sareb bero soggetti afasici (And I am dumb to tell); con il par ticolare disturbo della contiguità 26 • In realtà il poeta, lungi dall'essere afasico, parla troppo; quello che dioe, lo dioe sempre due volte, lette ralmente, e simbolicamente. Il poeta, fingendo di essere afasico, di fatto si muove entro i due disturbi dell'afasia, 130
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