Il piccolo Hans - anno III - n. 9 - gennaio-marzo 1976
e fischiettandosi per allontanarsi i diaboli o sempliciemnteh d.istraerli da quella indifesa presa pulcino ucciellino che di venuto aveva.da quella preda indifesa la loro bramosa attenzi one che sapeva e/o conosceva quella non curanza que che sicu meraezza.velo fraeile che aprto anzi che chiuder li li ochhih di qualche qualunque in visibile presenzia e/o qualncue asenz io visbliment nascost.in tel cavo dellalbero,in attesa.e mina ccioso e ndiferente il sig b non sfug,onorario citadin dele a lte alture no sfugiva quello al desueto desiderio,desertico e tuttavia �ovimentato,e quegli enti strani che malamente cattt il real sens delle loro cattive le reali catt intenzio qu dih quelle eteree presenze e celeste perchè,e quelle eran rese ac ccorte,contrariamente,e a furia di seg di seguire le continue iidee educate e ben in di quelle città,era di,si era fatta ne l trascorrere delle annate mas accorte e mas precise e mas pe rspicace,bref mas razionale pure,come quellaquila bianca fame sa che in una movenza di natiche e di cose nonchè di pennelle aveva tinto di nero menzo mondo alo scopo del teribile flagel mongoliq sospeso in sulla damoclantica spata,trafitto cadde d i poi come corpo moro cade.ah misero!lui,il sig b invece no c asca mai perchè non aveva mai daltronde volentieri avrebe evi tate volentieri du cader a causa dei suoi affari che lo trat tenevan lont ano dalla vista del suo organo,privanto lui di, una caloria e un contatto tutto umano si intende,come si chie de.
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