Il piccolo Hans - anno III - n. 9 - gennaio-marzo 1976

in alto,ora,poteva reggersi in pi�ili finalm( , nte,e si mise inn cammino.cammina cammina,arrivato a,si muoveva,camminava con u na tale assicurazio lestezio e ilestrezio che come si stava gu arda caso un film in silenzio o come o avvolto nel volo di un a atmosfera da fiem cadde giu ,veloce.si muoveva con tantle de strezza libera che di movimento che lo si sarebbe preso quant o un film chp in silenzio,muto se preferite.muovevasi a passo lesto e no curante presso la ssola voglia di toccare le fogli e che nascondevano il fogliame della nera selva e rossa.il po sto maledetto inviava esercitava mandava i suoi raggi nel cul di schereber e si voltava ili qua e ili la,fischiettando come s e avesse voluto mostrare cuà?la invisibile presenza o,a,.qual che assenza visibilissimanete nasocsta,dietro il fogli,punto. nel cavo nero e rosso di quegli alberi folti e minacciosi e i ndifferenti e. torduti e etc etc e non sfuggiva all sua immag ainazio la continua :frequenza di alrti luoghi e inaccessibili altre altezza comuni e insignificanti rese perpicai e acui co me quella bianca aquila bianca che aveva,famosa,in Ul'I. batter di natiche e di pennelli tinto di nero mezzo mondo,al solo se opo di••.•••imbiancarlo!ahahah ahahahah ahahah ahahahahahahah tralallà tralalllallera tralallà tralalllallera mas forte mas forte mas liberarlo di quel terribol flagellohh della barbarie della quale sospeso con la damoclantica spata sul candido della vergin fanciulla.era vero quantunque eh il sig b evitato avrebbe potuto ogni sgracievole incontro vis to che poichè e dato che la scarsa conoscenza del luogo a·lui solo accesssibilaehhhh daiors e della gente dovuta a cattivah volontà ovvero a una presea di traverso della coscienza che p erduta una volta,non si sa come,e restata,sulle spalle di tra verso della classe la traversa appunto della presa.un affareh 115

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