Il piccolo Hans - anno III - n. 9 - gennaio-marzo 1976

oh quanto è bello stare con te.trallalallà tralallallà.il sig b quel giorno era visibilmente contento certo la cosa non des tava piu maraviglia nella gente che szubiva lazione delle suo campo magnetismo come dire affaristico.certo la cosa non era, non �aceva piu maraviglia tanto eccezionale come la prima vol o amnzi non era piu eccezionale per niente difatti do era e d ivenuta abitudine per il signor b essere contento a quella co ntentezza si rinnovava partogeniticamente ogni settimana gior no lo stesso sempre lo stesso giorno ogni settimana da molti ormai anni.certo non era esclusa la possibilità che per una i mponderabile destino dellastuzia del destino sorgesseo ogni v olta una ragione precisa che gdesse fondamento e giustificass e alla sua contentezza.ma questa e solo u.nipotesi,daltronde v o'er trovare il pelo luomo nel pelo si rischia qualche volta di perdere il pelo e di di perdre perchè e a chi si dovrebbe giustificare un banalee e · innocuo atto familiare come quelloo delle di essere contenti voler cercare la ragione di una simi le irrazionalità e un po come quello che a furia il carciofoo insomma se lè manciate ha finito col mangiarsi i coglioni.ins omma essere contenti era dibvenuto per il sig buna seconda na tura lo stesso con diritto e statuto,della prima gia morta eh e gli era divenuta talmente necessario come cacare mancuiraee pisciare fottere etc etc etè etc i suoi bisogni,cuà.per finir la dunque coi suoi desidere il signor b era contento e basta. di piu era dibve,,uto era contento di essere contento a modoo suo ma a questo modo trovare che era originale e non aveva to rto.per questa via era riuscito a ridare alla contentezza i s uoi reali attributi.la sua era ormai una rara e preziosa e fe nomemale contenzza.un contezza raramente preuziosa familiareh e banalmente preziosa.una contentezza piena e fecoda e rotond 109

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