Il piccolo Hans - anno III - n. 9 - gennaio-marzo 1976

il denaro non rappresenta il canale attraverso il quale la pornografia si immetta nelle strutture economico-produt­ tive della società. Ma c'è indubbiamente un punto in cui il « corpo di desiderio» sfiora il « corpo indu�triale», l'o!"ganizzazione collettiva di lavoro, I'« officina totale»: quando « nell'incorporare la forza-lavoro viva a11e ,sue parti cOIIIlponenti oggettive», il capitale diventa « un mostro animato, e comincia ad agire come se avesse l'amore in corpo» 16• « Lo scandalo comincia quando la polizia vi mette fine» sostiene Karl Kraus. Lo scandalo, ossia l'uso rivo­ luzionario della pornografia, diventa possibile solo dopo che .la polizia ha definito, e legittimato, magari attra­ verso sequestri e condanne, il codice « sociale» della pornografia. Si tratta allora di estrapolare da questo codice (o da questi codici) le unità linguistico-sintattiche fondamentali, distruggendo il contesto (la lingua) che le giustifica e in ultima istanza 1e addomestica, per immet­ terle violentemente nello spazio della lotta politico-sociale come segni « inqualificabili», nel doppio significato del termine: non garantiti da un sistema espressivo con­ venzionato; anatemizzati dalla «decenza» e dal buon­ costume). Lo stesso eccesso, qualitativo e quantitativo, di questi segni ne açcentua la natura dirompente. Estir­ pati dal codice pornografico coDrente, questi Significanti vanno a ricodificar,si secondo un discorso che non ri­ guarda più semplicemente la libertà sessuale, l'abatti­ mento dei tabù erotici, la tolleranza ipocrita etc., ma investe in radice l'intera organizzazione del potere che si definirà grossolanamente neocapitalistico. Su questo sistema di « valori» l'uso aberrante del materiale por­ nografico opera un impatto eversivo: il Potere può difatti controllare i « significati» ma non i « significanti» che sfuggono al suo sfruttamento. Di là dallo , scandalo poliziesco, lo scopo è la distru­ zione della categoria stessa dell'osceno che, come le 104