Il piccolo Hans - anno III - n. 9 - gennaio-marzo 1976

prietà parcellare» (Grundrisse, II, p. 129). « I rapporti di signoria e di servitù vengono riprodotti, in forma mediata, nel capitale, e costituiscono quindi parimenti il fermento della sua dissoluzione e sono i simboli della sua 1limitatezza» (Grundrisse, H, p. 130). Sui residui feudali si costituisce la fase capitalistica: « La struttura economica della società capitalistica è derivata dalla struttura economica de1la società feudale» �Marx, Capi­ tale, cit., I, pp. 881 e sgg.). !Ma ,lo stesso permanere di antichi residui avvia il passaggio a una nuova fase: « Là si trattava dell'espropriazione del , la massa della popolazione da parte di pochi usurpatori, qui si tratta dell'espropriazione di pochi usurpatori da parte della massa del popolo» (Cap. I, 938). '« Questa espropriazione si compie attraverso il giuoco delle 1leggi immanenti della stessa produzione capitalistica attraverso la centralizza­ zione dei capitali» (p. 936). A sua volta la transizione al comunismo porta ,le stigmate del capitale, della pro­ prietà, del furto e del denaro. La dissoluzione del mondo capitalistico non ci trasporta come per incanto nuova­ mente all'inizio della preistoria dove un uomo Jibero pesca sulla riva di un fiume e Marx stesso ironizza su questi passaggi improvvisi e miracolosi cari evidente­ mente agli economisti classici. In quel fiume sono pas­ sati i cadaveri di molti nemici, pazientemente attesi dal- 1'obbedienza dell'ossessivo. La figura del servo Il lavoratore, libero solo in quanto privato di tutto, continua dunque i suoi sogni di servo qual è rimasto sotto la forma « eguagli<1-nte» dello scambio, e sono an­ tichi sogni di servo posszbilmente ladro . · Sotto i,l denaro, sfida e vendetta anima1;1:o il permanere di residui, che solo l'affiorare del grafico della genesi e trasformazione 10

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