Il piccolo Hans - anno II - n. 6-7 - apr.-set. 1975

Da che bocca « Il fascista si è messo sul!'angolo di via Lodovico Mancini, a due passi da una jeep della polizia, e fa la sua parte ». Anche Giorgio Bocca fa la sua sulle pagine del«Giorno » del 18 aprile 1975. Intanto, chi è il fascista? Un nostalgico ciquantenne, un minorato (di guerra): uno stereotipo. Come il « ragazzo » che si è fatto uccidere dai carabinieri. « Sono le 14, è passata un'ora e un quarto dal.lo scon­ tro »,«in via Lodovico Mancini, nel tratto tra via Marcona e corso XXII Marzo... sul lato destro della strada vi sono sei o sette pantere della polizia con i vetri in fran­ tumi: due hanno la ruota anteriore bruciata (la destra o la ,sinistra?), « in via Lodovico Mancini si vedono i fram­ menti delle bombe molotov scagliate dagli studenti, le au­ to bruciate, le pareti delle case annerite dal fumo e dalle fiamme; e in corso XXII marzo ecco le tracce della ca­ rica mortale ». Per non continuare oltre ricorderemo solo che ci è dato sapere da dove veniva il « corteo rombante » delle jeep dei carabinieri (il che porta a 17 in due colonne di stampa le indicazioni stradali), ci è dato sapere che il cervello di Giovanni Zibecchi è « schizzato via » e ci è · anche dato sapere che cosa esattamente ha detto il signor Pedrinis alla cassa del suo bar due ore dopo che gli ave­ vano sfasciato le vetrine mentre '« le figlie che hanno visi 79

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