Il piccolo Hans - anno II - n. 6-7 - apr.-set. 1975

che si rispetti. I necrofori · (vedi Promessi Sposi, cap. XXXIII, 310-325) formano la classe privilegiata dei po­ chi gua,rit , i dalila peste intellettuale che - mentre gli iUesi dal morbo necrologizzabile vivono in continuo ti­ more e se ne vanno riservati e guardinghi, con passi misurati, con visi sospettosi, con fretta ed esitazione in­ sieme: chè tutto può essere contro di loro arme di fe­ rita mor,tale - usurpano la « denominazione d'erranti» per svolgere, ferrati fin dove ferro ci può stare, quel « savio ed utile mestiere» che Manzoni dice atto a « far la p:rima figura in un trattato d'economia politica». Il lavoro intellettuale come professione: uno stuolo di spe­ cia1listi vagano come cavalieri erranti (les non dupes errent, direbbe Lacan) con le armi della critica dell'eco­ nomia politica o della sociologia del romanzo o deilla cri­ tica dell',ideologia tra la povera marmaglia pedestre che « per amm01rtire i colpi non ha ·indosso altro che c:enci ». Di un Cesarano non si potrà nemmeno dire, come di Van Gogh o di Artaud, che è un « suioidato della so­ cietà» e che non si possa « dire» - prova 1e quattro . righe derisorie del Corriere - è fatto dell'innumerabi­ lità e dell'erranza di necrologizzabi1li e necrofori: i pri­ mi non contano e non si contano (uno più o uno me­ no...) negati dai secondi che, dal canto loro, errano nella giostra di una transizione che per essere al socialismo non è meno conforme ail cristiano passaggio a miglior vita. figura della Chiesa le antologie interdisciplinari in cui si ·indìa anche For;tini. Di un cesarano si potrà « di­ re » tutt'al più che si tratta di un « disperso » in una guerra senza viittime dov,e la morrte, anche voluta, nima­ ne indecidibile....

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