Il piccolo Hans - anno II - n. 6-7 - apr.-set. 1975
in un compendio particolarmente deliberato e sistema tico, per vedere se, «nella fenomenologia del critico», La bufera e altro è proprio il «terzo libro» del poeta, «al modo detto da Proust». «Anche a rileggedi oggi, Ossi di seppia appaiono un inventario di non-esse:rie» (p. 84). Dunque, si conferma. Autorizzati a ripercorrere la lettura, annotiamo che, se condo il saggio Dagli «Ossi» alle « Occasioni· », questo inventario, «più che svolgere un sentimento di non esistenza», perpetua «un non-sentimento» (p. 19) nella sopravvivenza - nell'estremo - di «due tipi di di scorso»: sentenze - negazioni in «enunciati genera li» - o «referti, quanto più disperati tanto più pervi cacemente descrittivi, d'un mondo irreparabilmente ester no e trascendente» (p. 84). Sul modo dell'inventario (può sign1.ficarlo il descrit tivismo) l'analisi aveva molto indugiato. Nella «ferocia anailitica», negli «elenchi», nella «nomenclatura» degli Ossi, in «quella riproduzione spaziale», investigava «una dichiarata prova di sfiducia nella natura» (p. 23). Dalil'accostamento alla denominazione: «inventario», «archivio», «nomenclatura», «riproduzione spaziale», «:rieticolato del mondo fisico», «prosa»: l'interpreta zione nominava il discorso della prima fase dell'opera di Montale, la prosa degli Ossi di seppia. Ora si riepi iloga: «Nell'opera di Montale la prima fase è negativa e distruttiva: egli non ritrova un oggetto nella cui rr-ealtà possa avere fiducia» (p. 80). Allora 11'analisi delucidava «una situazione dell'or dine gnoseologico». Il segreto - forma e «prodigio» - del non-sentimento era ,la ·«divina Indifferienza»: questa era, nella confidenza subito intelligibile del poeta, l'unico «bene», l'infallibilità del negativo in segni infalilibili - «era la statua nella sonnolenza / del meriggio, e la nuvola, e il falco alto levato» -; era anche uno ' stato ' probabile ed eccezionale, un privi,1egio nel «male di 44
Made with FlippingBook
RkJQdWJsaXNoZXIy