Il piccolo Hans - anno II - n. 6-7 - apr.-set. 1975

camente da tempo di smi,lz:i libretti con intenzioni p r o­ vocatorie e sfottenti, avrà fatto le più sganascevoli ,risate. Come è giusto che sia, diam�ne. Vediamo. Ai Fratelli .seguono La narcisata (1964), Super-Eliogabalo (1969), La bella di Lodi (1972), Il prin­ cipe costante {1972), Specchio delle mie brame (1974). Elenco bibliografico che subito Arbasino rifiuterebbe in quanto « parziale» e non pertinente a 1lui scrittore natu­ ralmente poligrafo, dal momento che contempla esclusi­ vamente testi narrativi (si fa per dire, anche_ qui) ed esclude altri libri che l'autore non si sognerebbe ovvia­ mente di assegnare ad altro scaffale della sua produ­ zione, intercalati come sono, nel suo progetto culturale, in un unico OI'ganigramma (Certi romanzi, Grazie per le magnifiche rose, La maleducazione teatrale, Sessanta posizioni...). Ed è giusto, oltr1e tutto, perché, come in­ segna Sanguineti, oramai a tenere ai « generi» non sono rimasti che i crociani. Mia intanto, pur partigiano come sono della narrazione contro la narrativa e dehla scrittura contro la letteratura, proprio secondo la for­ mulazione solilersiana, darò attenzione in questa sede all'Arba:sino raccontartore di stoirie (ancoriché meta) e non all'Arbasino raccontatore di storie critiche (meta anch'es,se, ovviamente): perché ndle prime l'applicazione della sua strutturalistica dii materiali deperibili funziona con effetti più apertamente « oggettivi», senza la possi­ biile giustificazione del pretesto analitico-culturale imme­ diato. Lo stesso scrittor1e ha egregiamente, brillante­ mente al solito, chiarito , le sue intenzioni relativamente a Super-Eliogabalo in nota ia Sessanta posizioni: « Par­ tire dai due estremi gran gesti dell'irrazionalismo occi­ dentale: Ubu Roi, recuperando la madornale attrezzeria comica del1a 'Linea ' Jarry�Roussel-Vitrac�Artaud nei con­ fronti della clarté borghese e rangée della N R F; e Za­ rathustra, doppiamente ·riletto, attraverso -la polemica 311

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