Il piccolo Hans - anno II - n. 6-7 - apr.-set. 1975
certezza d'una faci,le vittoria. Ma sappiamo quali ombre aleggiano dietro la memoria. La lotta con la rimozione non si apre né alla vittoria del soggegtto scrivente né al trionfo spiegato degli oggetti e del quotidiano. Si fissa come lotta, conflittualità per manente, si materializza nel significante, si presenta e parla come scrittura. Se, come lotta, è un segno della vita, nel ·suo acquietarsi, annegando nel maire çlei signifir canti, dichiara la morte del soggetto scrivente e fa morte dell'oggetto da inscrivere nell'orizzonte della sorirttura. Questa ambivalenza, come ogni ambivalenza, non smentisce il rapporto della scrittura con la morte, semmai Io spiega riportandolo •sullo sfondo d'una origina , ria colpa. Di questa irrisolta ambivalenza e del suo rinvio ad una colpa, è intessuta ila scrittura diaristica. Nella quale si intrecciano molti dei ,sintomi ossessivi: dalla fussazione in fantasie alla ripetizione del frasario « segreto», dal l'accumulo delle situazioni irrilevanti all'azione rituale e cerimoniale. E per l'ossessivo le parole, come la forma delle cose, possono avere un potere magico e mortale. Ma in certo modo il diario è i!l luogo -dove l'io scrivente vuol fare di sé scrittura, vuole cioè intraprendere una lottta con la rimozione ,sul terreno del quotidiano, del minuziosamente quotidiano, ·e una lotta con la morte in nome della propria complicità oon gli oggetti, con le persone, con le ore del giorno, col ritmo delle stagioni. Per questo l'illusione dell'io mette in campo più resi stenze, diventa autoconvinzione, proposito morale, pro getto di lavoro (« Travail immédiat, meme mauvais, vaut mieux que la rèverie», annotava Baudelaire in Hygène, uno dei « journaux iintimes»). Ma proprio Baudeilaire, in Fusées, in Hygène, in Mon coeur mis à nu dimostrava. come ,l'annotazione fosse il tentativo di alzar,e un argine all'angoscia e alla malattia, assumendo nel diario la con vinzione che il lavoro artistico, •ascesi e condanna, ispi razione e teonica, frenesia e quotidianità, esorcizza la 271
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