Il piccolo Hans - anno II - n. 6-7 - apr.-set. 1975

nella combinatoria di una struttura mobile, s�gnificante. Contraddizione nell'esterno del fantasma, nel sociale, è lotta di classe. Così il movimento della sovranità eccede 11'imma:ginario (ma solo temporaneamente), cioè è la sua contraddizione in movimento ed in tanto è finzione « Quando 1'uomo, cercando il vuoto del pensiero, avanza nel chiarore senz'ombra dello spazio immaginario astenendosi anche dall'attendere ciò che ne sorgerà, uno specchio senza . bagliori gli mostra una superficie in cui non si riflette nulla» (Lacan, op. cit., p. 182). NuUa, che sembra rispondere al metallo lustro nel quale Hoff­ mann (figura notturna) ,soorgeva il suo fo palrhdo per le notti vegliate. Nulla, vuoto del soggetto e non aboli­ zione, luogo di inscrizione e castrazione. Non è l'immaginario che sta prima del soggetto e lo interpella nell'ideologia. Essa dà al suo soggetto la sta­ bilità dell'infatuazione identificatoria a condizione che esso sia assoggettato, 1l'immagine narcisistica è incapace di prendere l'uomo vivente. Il salto qualitativo, fuori dall'ideologia, resta chiuso per Althusser fra apparenza ,e sapere e non per caso sfocia nel processo senza soggetto. Se la conoscenza rap­ presenta un effettivo salto qualitativo è nel momento in cui fa saltare ila testa a1l'identificazione ideologizzante per un soggetto preso, non in un processo, ma in una struttura . Svelata la funzione della rappresentazione in quanto supporto dell'ideologia, e fissazione adialettica e mortifera della soggettività, si comprende oome sia impossibile porre, dall'interno di questa specularizza­ zione del soggetto, la questione della sua determinazione strutturale, s.i comprende cioè come per Althusser il sog­ getto si viva come pura «rappresentazione» e come tale sia semplicemente abolito: per la mancanza di articola­ zione dialettica il soggetto resta coagulato intorno alla propria rappresentazione, e come tale è morto. Il vuoto al posto del soggetto resta sintomale in 214

RkJQdWJsaXNoZXIy