Il piccolo Hans - anno II - n. 6-7 - apr.-set. 1975
finito) rimandi puramente a se stessa nel suo circuito distributivo. L'infatuazione che, spezzando la sovranità e il libero gioco delle sue forme ripetute, si è fissata neU'immagine immobile dell'Ideale dell'io, fulmina il soggetto davanti al proprio vuoto come il riconoscimento di Juliette e Justine non ha ailtra conseguenza che l'estrema sepa razione. Così dell'Adone, nel volto disfatto del vecchio, non resta nulla. L'originale, la donna dell'uomo Zambi nella, di coloro che ilo hanno tramandato, nessuno lo ha mai visto; la copia è salva se si sopprime come copia. Laddove è conservata, essa stessa sopprime. Sarrazine sotto i colpi dei sicari illustra il rapporto del,l'immagine con la tendenza suicida: infatuazione e aggressione sui cida del narcisismo. Non fa dubbio che il soggetto, incastrato nell'imma gine ideologica, arrestato alle soglie di una seduzione mortale, esperimenti nella connivenza dell'io e di Dio quanto dice Schreber, che cioè Dio è incapace di pren dere l'uomo vivente. L'alternanza, nella persona di Zambinella, di maschile e femminile, drammatizza la sbarra della differenza ses suale in cui resta separato il soggetto dal sesso. In questa catena di separazioni interviene una dialettica che eccede l'alternanza di soggetto assoluto e soggetto abo ilito della scienza. Così delle due copie, notturna e diurna (del soggetto chiuso nel fantasma a cui ritorna il ri flesso della propria immagine, ,legge del cuore, e del soggetto del cogito fondamento delle scienze), resta solo un riflesso vuoto, una pratica della sovranità che si tiene, dialetticamente, nella finzione fantasmatica spos sessata attraverso l'assunzione simbolica. L'accento è sul la contraddizione con cui il soggetto si perde come momento tetico notturno, allineandosi nel rischio della catena, ,la catena · simbolka sposta e condensa una pro duzione di significazione che porta il soggetto vivo, preso 213
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