Il piccolo Hans - anno II - n. 6-7 - apr.-set. 1975

ranzia di fondazione starebbe nel recupero deHe opera­ zioni concrete nel vissuto (vedi · « rappresentazione» ecc.), terreno · di una « purezza originaria» da ritrovare retro­ attivamente. A questa precategorialità fondante sarebbe dato vedere l'« implicazione ideologica» di ciò che vera­ mente dice lo strutturalismo: « affiora a questo punto ila considerazione che ,lo strutturalismo nella sua 'rimo­ zione della materia', nel ·suo affermare una soggettività alienata per essenza, si costituisca non come scienza ma come ideologia descrittiva...». Di contro: « Emerge allora il senso nuovo di una soggettività...» (Comolli, op. cit.), « che si produce in una socialità attraverso la riappro­ priazione dial , ettica di bisogni prodotti sociaJmente...» ecc., contro una socia,lità senza soggetto (Althusser) e un soggetto senza socialità (Freud, Lacan). Felice giunzione di un manierismo confusionario in cui si possono macinar-e tranquillaJmente marxismo e psicoanalisi, finalmente « l'incontro (...) può avvenire nel gesto nuovo della fondazione di un saperie che, prodotto dai bisogni, ha come oggetto e fine i bisogni deH'uomo». La collisione ideologica ddl'umanismo, dello stori­ CÌ'SIIIlO e del fenomenologico si compone sul terreno del ritorno all'« uomo», ora vero, disalienato, ora evento fattuale storicamente dotato di senso, ora disoccultato dall'apparenza nelle operazioni concrete del precatego­ riale, mondo del vissuto, struttura di bisogni. Noi preferiamo la finzione. « Il quadro rappresentava Adone disteso su una peUe di leone. Il -lume appeso in mezzo al salottino, dentro a un vaso di alabastro, illuminava in quel momento la tela di una luce dolce che ci peI1Inise di cogliere tutte le bellezze della pittura. - Ma non esiste un essere così perfetto? -». !il quadro, opera di Vien, rappresenta Adone ed era servito da mode1lo per l'Endimione di Girordet, era 210

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