Il piccolo Hans - anno II - n. 6-7 - apr.-set. 1975

Jingua si sa è neHa struttura e non nell'ideologia. Ora il soggetto di cui ci parla Althusser, fondato e insieme chiuso nel cogito, nel sapere e nella «rappresentazione», soffre appunto della mancata contmddizione fra sovra­ strutturale (ideologia) e strutturale 0linguag:gio): « ... l'io (mo.i) dell'uomo moderno ha assunto la propria forma nella impasse dialettica dell'anima bella che non rico­ nosce la ,ragione stessa del suo ,essere nel disordine che essa denuncia nel mondo. « Ma al soggetto si presenta una via d'uscita da que­ sta impasse in cui il suo discorso delim. Per lui la comu­ nicazione può stabilirsi in modo valido nell'ope:i;-a comune della scienza e negli usi che essa impone nella civiltà universale; questa comunicazione sarà effetth'a aU'intemo dell'enorme oggettivazione costituita da questa scienza, e gli consentirà di dimenticare la sua soggettività» (Lacan, « Funzione e campo della parola e del 1linguag­ gio», op. cit.) . Ciò che nella scienza si comunica è il Sapere, esso si fa guida di un io chiuso nelle diverse identificazioni e rappresentazioni (da assumere come costitutive del si­ stema dell'ideologia), da dove il soggetto, preso nello zero del cogito, si muove verso l'assunzione di uno sta­ tuto universale. Sapere che, suturato nel cogito e nel,I'identità del progetto scientifico, mantiene in ombra la causalità interna che invece àpre sulla scissione, nel soggetto, fra sapere e verità e sll!l fatto che il primo è oggetto di comunicazione (del suo soggetto nella scienza) e la seconda è irriducibile, situata come è nel posto della causa. Onde se è vero, con Ahhusser, che Hegel riassorbe questa scissione nel soggetto facendo della verità ciò che manca a1lia rea l izzazione del sapere, sa­ pere assoluto con il suo soggetto assoluto; la esclusione althusseriana del soggetto come pura categoria ideolo­ gica e metafisica si porta nella posiziOIIle del soggetto abolito delila scienza: dal soggetto assoluto al soggetto 203

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