Il piccolo Hans - anno II - n. 6-7 - apr.-set. 1975

per questa via, non deve passa,re per ,{I soggetto assoluto. In questo senso il riferiment� _a Spinoza prende tutta l,a sua luce nel discorso di fondazione scientifica di Althusser: processo senza soggetto. Problema della co­ noscenza e della scienza che inducono Althusser a con­ frontare « il criterio della v,erità» in Spinoza ed Hegel: que51t'ultimo, pur avendolo •proscritto, in quanto in lui il vero è interno al processo, tuttavia « •restaura lia virtù della Verità come Telos all'interno del processo stesso, infatti ogni momento non è mai dato che come la 've­ rità' del 'momento che lo precede '». Dove per Spinoza, invece, iil vero si indica da solo non come presenza, ma come prodotto. Da cui si intende qualcosa del bersaglio e insieme del1a natura del soggetto che Althusser estro­ mette in quanto ideologico. Tuttavia l'impresa nasconde un'ambiguità fondamentale che è indicata già nel rove­ sciamento fra moi e je. Si pone cioè ;j,il · prioblema di ·sapere chi parla nel sono-io e cosa ne sa quell'io che risponde del suo essere « io». L'evidenza •e la trasparenza del linguaggio che Althusser designa come « effetto ideologico elementare» opera di · fatto un appiattimento a effetto « naturale» deUo scarto messo innanzi fra moi e je. Che cosa ne sappia lui, indica che a quel soggetto interpellato si iapre come unica via di conoscenza, di sapere, l'universalità scientifica in cui propriamente il soggetto che vi prende posto è il soggetto del cogito. Tuttavia, che questo sog­ getto «·sovrastrutturale» si ordini in sede scientifica v · er s o la propria abolizione, I , aiscia intendere che in una corretta articolazione dialettica fra sovrastruttura e strut­ tura nulla è detto ancora della determinazione struttu­ rale e della presa del1a contraddizione su questo soggetto del sapere (o sulla sua abolizione), determinazione strut­ turale che si attua, per i,l soggetto in quanto parlante (parlato nel •senso del_« ça parle»), nel suo essere deter­ minato dall'ordine simbolico, cioè dal linguaggio; la 202

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