Il piccolo Hans - anno II - n. 6-7 - apr.-set. 1975

mine di conoscenza sdentifica pone alla nostra •lettura di Althusser nel,la seconda parte di questo 1lavoro. « Il marxismo non è uno storicismo»; ... « teorica- 1mente parlando, il marxismo è, in uno stesso movi­ mento e in virtù di un'unica rottura epistemologica che lo fonda, un antiurnanesimo e un antistoricismo» �Afthusser, Lire le Capita(, cit. p. 150). Per fa teoria, « teoricamente parlando», la posta in gioco è que1la di restituire alla filosofia marxista la sua specificità in quanto essa è l'unica « capace di rendere conto di sé, prendendo se stessa come oggetto». Di qui la necessità di riportare a livello di produzione di oonoscenza scien­ tifica il discorso marxista contro ogni forma di manipo­ lazione metodologicamente irretita in un campo ideo­ logico esistente. Due di esse in particolare sono prese di mira da Althusser come deviazioni della scoperta mar­ xiana, appunto in quanto tendono a ricondurla su un vago terreno di analisi storico-sociale�umano i cui fon­ damenti ideologici sono acriticamente assunti al di fuori del marxismo stesso: umanismo e storicismo. La que­ stione della teoria, dell'accesso che in essa, e solo in essa, si apre ailla conoscenza scientifica, fuori dagli ambiti ideologici, la nozione di rottura epistemologica, momento inaugurale di una nuova scienza, interrogano. in Italia, il sociologismo, lo storicismo e l'umanismo dominanti. « Creando ,la teoria della storia (materialismo storico) Marx, con un unico e medesimo gesto, aveva rotto con la sua coscienza filosofica ideologica anteriore e gettato le basi di una nuova filosofia (materialismo dialettico)» (Althusser: Pour Marx, cit. p. 25). La distinzione radicale compiuta da Althusser fra oggetto reale e oggetto pensato, distinzione che lo porta alla definizione dell'oggetto della teoria, permette a Vacca di osservare che: « reffetto di conoscenza è un prodotto del 'sistema ', ,e della 'struttura ' del processo della 188

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