Il piccolo Hans - anno II - n. 6-7 - apr.-set. 1975
t . ica». Perciò tutte ,le analisi di Marx nel Capitale sono tutte e sempre polemiche. Se la storia delle formazioni sociali è la storia della lotta di classe, se la lotta di classe domina ,le « forme di coscienza sociale», ne1le · quali la classe dominante pensa (mascherandolo) il suo dominio sulle classi sfruttate, ogni impresa scientifica per sma scherare i meccanismi di funzionamento del modo di produzione (cioè di sfruttamento) capitalistico è neces sariamente una lotta incessante, una forma di lotta di classe. Quel che distingue -visibilmente <l'impresa scientifica di Marx da ogni altra forma di impresa scientifica è che l'impresa scientifica di Marx è presa nella lotta di classe ed è una delle forme di lotta di classe (senza niente togliere alla sua oggettività). Si capisce aHora come la rivoluzione prodotta in filo sofia dalla scoperta scientifica di Marx sia assoluta mente senza precedenti. La filosofia esisteva prima di Marx. La sua evoluzione Marx l'ha pensata nella filosofia (quella di Hegel, quella di Feuerbach). Queste esperienze politiche di gioventù sono state, indissolubilmente, delle esperienze filosofiche. L'esperienza che Marx ha fatto delle contraddizioni e degli antagonismi politici, poi economici della società del suo tempo si è immediatamente tradotta: in un'altra esperienza: l'esperienza del carattere contraddittorio e mistificatorio delle filosofie dominanti. Questa esperienza sbocca nel 1845 nelle poche righe delle Tesi su Feuerbach, dove Marx annuncia una nuova filosofia, ' che « cessa di interpretare il mondo per trasformarlo». Che cosa può significare questa formula? . Se ci rivol giamo verso il passato della storia del sapere, consta tiamo che ogni grande scoperta scientifica ha provocato un « rimaneggiamento» nei sistemi filosofici esistenti, ma senza mai denunciarli come delle « interpretazioni del mondo»: rimaneggiamenti ma non rivoluzioni. Con- 158
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