Il piccolo Hans - anno II - n. 6-7 - apr.-set. 1975

Conveniamo di indicare questo nuovo e singolare Soggetto con ,la scrittura Soggetto con la maiuscola per distinguerlo dai soggetti comuni, senza maiuscola. E' chiaro allora che ,l'interpellare gli individui come soggetti suppone l'«esistenza» di un Altro Soggetto, Unico e centrale, in nome del quale l'ideo1logia religiosa interpella tutti gli individui come soggetti. Tutto questo è :scritto in modo chraro 19 in qudla che giustamente si chiama la Scrittura. «In quel tempo, il Signore-Dio (Yaveh) parlò a Mosè nelle nubi. E il Signore chiamò Mosè: «Mosè!» «Sono (proprio) io!, disse Mosè, io sono Mosè tuo servo, parla ed io ti ascolterò!». E il Signore parilò a Mosè, e gli di ,sse: «Io sono Colui che E'». Dio si definisoe dunque da ,sé come il Soggetto per eccellenza, colui che è da sé e per sé («Io sono Colui che E'»), e colui che interpella il suo soggetto, l'indi­ viduo che gli è assoggettato mediiante il suo stesso ri­ chiamo, cioè l'individuo di nome Mosè. E Mosè, inter­ pel , lato-chiamato col suo Nome, avendo riconosciuto che era «proprio» lui ad essere chiamato da Dio, riconosce di essere soggetto, soggetto di Dio, soggetto assoggettato a Dio, soggetto per il Soggetto e assoggettato al Soggetto. La prova: gli obbedisce, e fia obbedire il suo popolo agili ordini d;i Dio. Dio è dunque il Soggetto, e Mosè, e gli innumerevoli soggetti del popolo di Dio, i suoi interlocutori-interpellati: i suoi specchi, i suoi riflessi. Gli uomini non sono foI'se stati creati ad immagine di Dio? Come dimostra tutta fa riflessione teologica, quando Egli «potrebbe» perfet­ tamente non curarsene... Dio ha bisogno degli uomini, il grande Soggetto dei soggetti, fin nell'orribi,le inversione della 1sua immagine in essi (quando i soggetti si rotolano nella dissolutezza, ovvero nel peccato). O meglio: Dio stesso si sdoppia, ed invia suo Figlio sulla terra, come semplice soggetto da lui «abhando- 136

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