Il piccolo Hans - anno II - n. 6-7 - apr.-set. 1975

sacralità del crorpo; quelilo cinese, delle complioazioni, centrato sul veder,e/non veder,e; quello giapponese, della violenza grottesca, centrato sullo stupro del particolare e quello arabo, del cavallo e del cavaliere, centrato ,sul percorso delilo sperma al cervel,lo, è ripresa solta!Ilto la traduzione giuridica in termini di rapporti di pro­ prietà: sul corpo, sull'occhio, sul fallo, sul cervello. La traduzione dell'erotismo antico in sessualità moderna passa dall'affermarsi, per esproprio, del godimenrto fal­ lico, che è godimento d'organo, godimento esaurito nella parz1alità del giudizio (penso a Lou Salomé quando dice che il partner incapace di incontrare l'erotismo anale, che sposta i,l rapporto sessuale, è • insieme giudice e vit­ tima di un fallimento di impresa), sul godimento del­ l'Mtro, che è godimento di parola, godimento dei quattro antichi discorsi erotici. Il codice indiano legalizza il corpo, dissacrializzandolo, nell'affermazione del primato del bisogno sul desiderio che è pantita del contratto tra fenomenologia e ps'ichiaitria per produrr,e la società a responsabilità limitata dell'antipsichiatria, agente di una ben ,limitata e a scopo benefico pratioa della foHia. Il codice cinese abilita 11'occhio a dissipare le tenebre edi­ piche della famiglia, in cui si costituiscono doppiezze e complicità perverse, per lasciar apparire la luce solare debla gestione sociale della scuola, dove genitori, inse­ gnanti e allievi si accaniscono verbalmente. Il codice giapponese smHitarizza .il fallo per fare delfa grottesca eiaculazione ante portam una parata di potenza vellei­ taria. Il codice arabo infine punta alil'usucapione del cervello per la pluriennale bestialità dell'avver,sario de­ tentore. Naturalmente i quattro codici non restano iso­ lati, s i i incrodano, naturialmente, sempJ1e a condizione che il rapporto sia igienioamente sessuale e non erotoico. Il codice corporale del bisogno si incrocia con qudlo cerebrale della scienza al fine di generare una conoscen­ za a ·servizio dell'uomo, anziché un uomo a servizio della 10

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