Il piccolo Hans - anno II - n. 5 - gennaio-marzo 1975

questo solo volevamo dire - che nella sessualità domi­ nante torna la sessualità infantile (ed è quanto riprova il rapporto con l'analità che la vaginalità delLa donna in­ trattiene secondo Lou Salomè con la cauzione di Freud, 1905, p. 187) e nel discorso dominante torna la lettera inscritta sulla zona erogena dell'infanzia e rimossa dal­ l'interdetto paterno. E torna come godimento, se J'inter­ detto e la Legge sono dalLa donna, come mostra Freud, ingannati. Contardo Calligaris 1 A tale ritorno sembra finalmente cedere anche il discorso femminista con il nuovo libro di J. MITCHELL, Psicanalisi e femminìsmo la cui pubblicazione per i tipi di Einaudi è program­ mata per il primo trimestre 1975. Notiamo inoltre che sarebbe utile tornare anche a una disanima attenta della letteratura psicanalitica «classica» (1920-1930) sull'argomento e in particola­ re a quei testi che Freud menziona in conclusione al suo saggio Sulla sessualità femminile del 1931. 2 La bibliografia in appendice propone in ordine cronologico tutti i testi freudiani citati, offrendone i :riferimenti nei Gesam­ melte Werke, nella Standard Edition e indicando l'eventuale traduzione italiana (se degna). Le citazioni sono invece seguite dalla data del testo _,. che ne permette l'identificazione in bibliografia - e dalla pagina del volume in questione nella Standard Edition, come ci è parso p-eferibile datane la maggiore diffusione. La traduzione dei passi freudiani è nostra, condotta sui Gesammelte Werke, con l'aiuto della Standard Edition. ' La risposta a tali obiezioni, e la loro riduzione alla confusione di reale, o, peggio, realtà e simbolico che vi regna, ci pa­ re precisa in un recente saggio apparso su «Scilicet», rivista dell'«Ecole freudienne de Paris»: « In effetti, quando Karen Hor­ ney contesta la priodtà, anatomicamente assecondata, che il clito­ ride avrebbe, stando a Freud, a mettersi alla portata della cono­ scenza della bambina come a portata della sua mano, e quando nota che la bambina conosce l'esistenza della vagina, non vedia­ mo, per conto nostro, nessuna ragione di obiettare. Solo che tut­ to ciò non toglie nulla alla tesi essenziale di Freud circa il condizionamento fallico del narcisismo nel soggetto indipendente­ mente dal suo sesso, tesi che nessuna osservazione diretta potreb- 65

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