Il piccolo Hans - anno II - n. 5 - gennaio-marzo 1975
la donna del ritorno al di là della castrazione del narcisi smo originario: la mancanza dell'interdetta rende proble matica infatti la costituzione dell'Ideale dell'io che nella ferita narcisistica « rimuove» l'io ideale. Fermo restando ancora che non difendiamo la tesi di un primato dell'im maginario nella donna (e neppure nelLa donna), ma quel la della precarietà del primato del simbolico (necessario perché ci sia soggetto). «Consideriamo le donne come anche (...) meno capaci degli uomini di sublimare le loro pulsioni » (1933, p. 134). Proprio nell'Introduzione al narcisismo e subito do po il passo citato, Freud sente il bisogno di distinguere tra idealizzazione e sublimazione. « La sublimazione è un processo che concerne la libido oggettuale e oonsiste nel fatto che la pulsione si dirige verso una meta altra e re mota rispeto a quel-la della soddisfazione sessuale. L'idea lizzazione è un processo che concerne l'oggetto: con es sa l'oggetto senza alterarsi, è ingrandito e esaltato nella mente del soggetto (c.n.)» (1914, p. 94). La formazione di un Ideale non deve dunque essere confusa con la subli mazione di una pulsione, così come l'oggetto non deve es sere confuso con la libido oggettuale. E s'intende che « se l'Ideale dell'io chiede la sublimazione , esso non può imporla; la sublimazione resta un processo particolare che può essere consigliato dall'Ideale ma ,la cui esecuzio ne è interamente indipendente da tale consiglio» (1914, pp. 94-95). La contraddizione anzi tra un forte sviluppo dell'Ideale dell'io e la difficoltà di sublimare le pulsioni primitive è propria alla nevrosi, come proprio alla per versione deve essere un debole sviluppo dell'Ideale del l'io. Resta che se l'idealizzazione non può essere confusa con la sublimazione, essa ne è condizione necessaria e non sufficiente. E si spiega allora come alla mancanza di interdetto, e dunque di idealizzazione e introiezione del 63
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