Il piccolo Hans - anno II - n. 5 - gennaio-marzo 1975
soggetto stesso non ha ancora iniziato la sua costitu zione. La novità della posizione freudiana del 1925 concerne l'og,getto dopo lo stadio dello specchio, l'oggetto che tale fase ha definito come «persona». Che sia la madre per ambo i sessi è quanto Freud afferma solo a partire dal 1925. Quanto poi al fatto che «un bambino attaccato al seno materno è diventato il prototipo di ogni relazione d'amore» è quanto si spiega se si evita la confusione tra amore e desiderio. Del,l'amore la migliore definizione è ancora quella che ne dà Aristofane nel Simposio platoni co: tendenza alla rifusione di due metà separate, o, mutatis mutandis, al ritrovamento (cui resiste l'esser soggetto nel desiderio) del rapporto duale con la madre. Per quanto riguarda il secondo punto dirimente, e cioè la differenza tra castrazione maschile e femminile, neanche questa tematica esce tutta armata dé!!lla testa di Giove. In un passo aggiunto nel 1915 ai Tre saggi Freud sosteneva infatti che il primo problema che si pone al bambino di ambo i sessi è l'enigma della sfinge appena distorto e cioè: «da dove vengono i bambini?»: «L'atti vità infantile di ricerca non è messa in moto da interessi teorici, ma da interessi pratici. La minaccia alle basi stesse dell'esistenza di un bambino quale è offerta dalla scoperta o dal sospetto deH'arrivo di un nuovo bambino e dalla paura che egli possa come risultato non essere più curato e amato, lo rendono pensieroso e gli acuisco no la vista. E questa storia dell'origine della pulsione è in linea con il fatto che il primo problema di cui egli si occupa non è la questione della distinzione tra i sessi, ma l'enigma: da dove vengono i bambini?» (1905, pp. 194-195). La stessa tesi Freud l'aveva sostenuta nel 1908 nel saggio Sulle teorie sessuali dei bambini («il bambino arriva così ad occuparsi del primo grande problema del la vita e si pone la domanda: « Da dove vengono i 42
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