Il piccolo Hans - anno II - n. 5 - gennaio-marzo 1975
sa come trascurato l'evidenza della distinzione anatomica tra i sessi (ruolo della vagina), senza tener conto del fat to che la psicanalisi si interessa al soggetto quale questo è istituito dal e nel simbolico (quale esso cioè raggiunge lo statuto di soggetto e ci soffre), non alla distinzione anatomica tra i sessi, ma alle sue « conseguenze psichi che» (se mai dunque: alla differenza sessuale) 3 • L'antitesi che condurrà alla polarità sessuale nella ma turità puberale - antitesi « tra avere un genitale maschi le e essere castrati » - si stabilirà dunque con il definitivo istituirsi della soggettività che è in psicanalisi la castrazione. Se di quest'ultima, salvo psicosi, si ricor derà che è simbolica (l'ingresso stesso nel simbolico), si intenderà che l'avere un genitale maschile è l'« avere» precario del bambino per cui vale la minaccia di castra zione, e l'essere castrato della bambina è un « viversi» castrato che si spiega solo attraverso il primato simboli co del fallo nell'organizzazione genitale infantile. In La dissoluzione del complesso d'Edipo del 1924, Freud, pur mantenendo ancora l'ipotesi della simmetria, porrà infat ti a chiare lettere una differenza tra bambino e bambina in materia di castrazione: « la bambina accetta la castra zione come un fatto compiuto, mentre il bambino ne te me la possibilità» (1924, p. 178). Da riotare intanto e di nuovo che il « fatto compiuto» con cui ha a che fare la bambina è un « fatto» simbolico. Scoperta della fase fallica (L'organizzazione genitale infantile) e differenza tra castrazione maschile e castra zione femminile (La dissoluzione del complesso d'Edipo) sembrano essere gli antecedenti della nuova certezza freu diana. Ma il discorso di Freud non si autorizza che dalla pra tica analitica. Se abbiamo avanzato che la scoperta della 37
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