Il piccolo Hans - anno II - n. 5 - gennaio-marzo 1975

Schematicamente: 1905-1923: sessualità femminile: certezza di un parallelismo sim­ metrico tra Edipo maschile e Edipo femminile; psicologia della donna: incertezza dovuta a mancanza di materiale analitico. 1923/25-1933: sessualità femmin1le: certezza di un'assenza di paralle­ lismo tra Edipo maschile e Edipo femminile; psicologia della donna: incertezza (minore), dovuta al­ la problematica aperta dalla nuova certezza in materia di sessualità femminile. 1905-1925 Lo sviluppo della sessualità femminile non è mai pro­ priamente oggetto di perplessità: Freud passa in materia da un'ipotesi (che spesso assume il tono di una certezza) ad una certezza. L'ipotesi iniziale è quella dell'esistenza di un parallelismo simmetrico tra sviluppo del bambino e della bambina. Troviamo già ne1l'Interpretazione dei sògni: « Il primo affetto di una bambina è per il padre e i primi desideri di un bambino sono per la madre » (1900, p. 257). L'affermazione ricorre puntualmente dai Tre saggi: « entrambi questi fattori valgono ugualmente per le bambine... » (1905, p. 229), fino al primo ciclo del­ le conferenze introduttive: « come vedete, ho descritto so­ lo la relazione di un bambino al padre e alla madre. Le cose accadono esattamente nello stesso modo nelle bam­ bine, con i cambiamenti necessari: un attaccamento affe­ zionato al padre, un bisogno di sbarazzarsi della ma­ dre... » (1917, p. 333), a Psicologia di massa e analisi dell'io (1921) e finalmente a L'io e l'es (1923). Freud arriva così al 1923 certo che ,lo sviluppo sessuale infantile sia lo 33

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