Il piccolo Hans - anno II - n. 5 - gennaio-marzo 1975

Un passo avanti, o due indietro Del « Seminario sulla questione dell'estremismo » che si è tenuto alle Frattocchie il 3 e 4 gennaio si dice e si scrive che marca l'apertura di un nuovo ascolto del par­ tito nei confronti della sinistra extraparlamentare: che vuole superare la formula e i modi di una scomunica che è denegazione freudiana: i gruppi « politicamente » non esistono. Superare come? A prendere l'articolo di Gian­ franco Borghini (L'Unità, 9.1.75) come una risposta si direbbe che se ai gruppi viene riconosciuto quantomeno lo statuto di forze politiche, è solo per ricominciare una campagna che ritrova i toni degnigratori di ieri. Vedi per esempio le insinuazioni gratuite circa i « mezzi finanziari di cui i vari gruppi dispongono » o le accuse facilmente li­ quidatorie di « catastrofismo e... sovversivismo tipici di strati piccolo-borghesi o sottoproletari ». Ma il problema non sta tanto nella facilità con cui si fa di ogni erba un fascio per buttarla meglio al rogo. E' significativo che a voler definire la politica del partito per opposizione a forze politiche che della delinquenza comune passano al­ l' « eresia», ne esca un programma di lotta caricaturale. Borghini sostiene che catastrofismo e sovversivismo della sinistra extraparlamentare generano due incompren­ sioni: quella del « carattere specifico della Repubblica italiana, prodotto di una rivoluzione democratica e anti- 191

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