Il piccolo Hans - anno II - n. 5 - gennaio-marzo 1975
guardare, ,la traslazione di un senso all'a,ltro non sarà più un fatto sensorio, ma un ferita aperta nel corpo del te sto, un passaggio verso la comprensione esaustiva. Il cammino potrà essere allora dall'alienazione dei sensi all'interpetazione del senso. Abbellimento strategico, o del commento In ogni critico rivive il compito di Hausmann: estra niare ai cittadini la propria città, estraniare ai lettori il testo. Il mezzo è lo stesso: quello che i contemporanei di Hausmann chiamavano «abbellissement stratégique». Creare scorci prospettici attraverso lunghe fughe di viali, fare scorrere la continuità del senso tra pacate annotazio ni, glosse al margine, commenti sicuri. L'abbellimento del testo vuole attrarre il lettore f laneur nelle fantasma gorie dello spazio, per mostrare la monumentahtà del racconto e proteggerne la facile percorribilità. L'abbelli mento ha per obiettivo quello di sradicare il lettore dalla comprensione del testo, relegandolo ai margini, come il proletariato parigino nei sobbborghi dopo il '48, rendere impossibile l'appropriazione del senso, come i viali haus smanniani rendevano impossibile l'erezione di barricate. Il critico, stratega di questa monumentalizzazione (è pur lui che ha costruito i sistemi della storia letteraria, i musei delle gerarchie estetiche, la borsa-valori deHe quahtà artistiche), allontana il lettore «comune», espro priato di strumenti d'interpretazione e di linguaggio stes- 189
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