Il piccolo Hans - anno II - n. 5 - gennaio-marzo 1975
rimento straniato nelle strade del mondo, non possono catturare il critico: non in questo egli è fratello dell'arti sta, suo complice, a lui additus. Il critico non sa, o finge di non sapere, l'artificio e il fascino di chi è straniero alla città, di chi non parteci pa né dell'astuzia del potere né del vittimismo dello schia vo, e tuttavia s'aggira sicuro per le strade della città. Spiantato dalle istituzioni, ad esse anzi avverso per la privilegiata educazione ricevuta nel recinto dell'immagi nario, il critico non si lascia d'altra parte attrarre dall'on da dell'emarginazione, dalla rivolta gridata nei corpi feri ti, dal grigio linguaggio subumano della espropriazione, Tra integrazione ed emarginazione, tra potere e rivolta, è il lavoro sul testo che gli offre un'identità. Il nuovo ruolo è rifondato, custodito, alimentato: nel la negazione, nella proclamata proletarizzazione progres siva, nell'istanza di organicità col partito, con la classe, col movimento: è il lavoro sul testo, processo in cui il critico è agito, pratica iscritta nel suo corpo biologico, produzione di senso nella produzione di merci. Il lavoro sul testo è il suo corpo produttivo, cioè la mediazione tra il suo corpo biologico e il corpo sociale, tra la sua scrittura e il sistema della letteratura, tra il suo linguaggio e le altre pratiche significanti. Il ,lavoro sul testo è il suo Tabor e il suo Golgota. Ma la «phrenesie journalière», di cui parlava Baude laire, gli è estranea, perché del ,lavoro sul testo fa un mestiere, un abito sociale, una identità personale. Egli vi ve del suo lavoro in un senso non soltanto mater i ale, ma professionale, religioso, di stato sociale, di decoro. Avvolto in abiti di parole, il critico se ne va per il mondo come il padrone di quella fabbrica di segni ch'è il testo, e da essa trae profitto «estetico» e con essa accumula titoli esegetici, brevetti di formule definitorie, plusvalorie di significati che reinvestirà in nuove imprese produttive di critica, su altri testi. E tutto questo si 186
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