Il piccolo Hans - anno II - n. 5 - gennaio-marzo 1975
La domanda d'esame non stabilisce alcun contatto al di fuori di una prova formale di trasmissione di sapere e come tale può disinvestire e pervertire il desiderio che pa1:1la la materia del mito, mentre la domanda mitica (eni gma?) ,lascia aperto l'incontro sul terreno preteso del co sa mi vuoi, dove ha già la sua risposta. Così Edipo accede a Tebe, alla madre, non per aver superata una prova ma per aver incontrata la risposta nel la formula dell'enigma, ciò che gli è chiesto è di ricono scersi, farlo e avere accesso al posto del padre è un'unica cosa, la risposta è se stesso, il passo da compiere va dal la struttura soggettiva alla funzione immaginaria del romanzo familiare. Frn soggetto e io non vi è tete-à-tete, mentre la dimensione intersoggettiva (psicologica e feno menologica) incontra l'io nella rete dei rapporti tessuti fra interrogazione e risposta. Che la domanda sia tale proprio in quanto non ha risposta è ciò che il linguaggio le porta come inscrizione nel campo dell'Altro e della sua mancanza. « Decadenza dell'aura » Il testo manca, esce senza fine dall'orizzonte mitico senza che vi sia possibile « demistificazione », finché da altrove non parta un'altro testo. Al testo loquace ogni volta chiamato a risolvere l'eni gma, dove il suo soggetto si riconosce come autore, soggetto di romanzo familiare, alla chiacchiera o al mito non c'è via d'uscita, dalla comunicazione alfa buona rispo sta; ecco ti offro questo, prendi questa parola per me, sa rà pagato il debito, dirai che sono figlio buono. Dalla mancanza nell'Altro, dall'inarticolabile del desi derio, dalla sua posizione surdeterminata nella struttura, dal fatto che non mi rispondi mai da dove ti interrogo, 149
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