Il piccolo Hans - anno II - n. 5 - gennaio-marzo 1975
schierati in tessuti di inclusione ed esclusione che, nella loro funzione d'insieme, costituiscono il terreno proprio dell'ideologia. Il discorso scientifico, il discorso tecnologico, quello universitario, critico, ecc. (qualsiasi preso come discorso dato, normativo e autonomo) sono attraversati dal lin guaggio mitico come da produzione di un più di senso il cui esito non è affatto quello di un arricchimento di infor mazione, essendo piuttosto un modo specifico di riman dare ogni significazione al suo statuto all'interno del discorso verso cui è attratta. E' precisamente l'effetto di autofondazione che forni sce a ciascun codice la sua necessità naturale. Pezzo centrale dell'insinuazione propria all'ideologia attraverso cui si salta completamente dal processo di ingeneramento della significanza nel discorso, al suo con tenuto naturale di autodeterminazione. Senza linguaggio, senza soggetto. Il linguaggio mitico risulta così disperso nei vari di scorsi istituzionalizzati, e più genericamente funziona o gni qualvolta viene presa in prestito la strada di un metalinguaggio. La precisa volontà di demistificare portata avanti dal la neoavanguardia, Ja corrosione da essa operata ha fatto il vuoto intorno alla chiacchiera dei discorsi regolamenta ti dai vari codici di informazione mettendo in risalto l'afasia che vi si nasconde dietro, afasia a cui la demistifi cazione stessa non sfugge proprio in quanto semplice inversione all'interno dell'utilizzazione mitica del linguag gio (Cfr. Le due afasie). Mitica proprio in quanto la linea retta fra parola e cosa, l'abolizione delle formule logore dei discorsi a messaggio, la poetica dell'oggettualità e l'equazione ideologia e linguaggio non fanno che natura lizzaI1e la parola e acculturare la cosa, mantenendo, per un soggetto che nomina le cose del mondo, assolutamente forcluso il linguaggio come dimensione del simbolico e 138
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