Il piccolo Hans - anno II - n. 5 - gennaio-marzo 1975
Formato famiglia: la parola mitica La letteratura della salvezza Per iii testo non c'è spazio; perché, già, prende tutto lo spazio. Quello lineare di una superficie senza salti, quello del soggetto immaginario se non anche psicologi co. A partire da un tale testo, a leggerlo, non viene tanto la voglia di prendere questa o quella sua frase e di tenta re un'ascolto, talmente esso resta allo stato di sintomo; a lasciarlo parlare finisce in pura tautologia. Nasce un'analisi in cavo su di questo testo che è qui nella produzione di tutta una letteratura o non letteratu ra e che, prima ancora, è nella produzione, anzi nella riproduzione, di un narcisismo speculare in cui un sogget to si salda alle identificazioni parentali (di società, di cultura, di gusto - politiche infine) senza mettersi in processo. E' il soggetto che non vuol disinvestire le fissazioni narcisistiche ai buoni sentimenti dell'humani tas, che d'altra parte mima anche male, scisso, come esso è, fra un romanzo familiare a cui non saprebbe più aderi re e una storia non lineare, agita dalla casualità struttu rale e inconscia in cui non ritrova ciò che sa. E' un esserci a vuoto del testo pieno, suturato, che non è fornito qui, ma che funziona a vivo in questo di scorso attraverso il quale si stacca da se stesso, è un po- 135
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