Il piccolo Hans - anno II - n. 5 - gennaio-marzo 1975

Nulla. L'amore è un sentimento dimenticato. E basta. No. Il corpo passionale dell'uomo non si compiace più del Re di Thulé! Troppe amanti mi hanno fatto cornuto perchè si possa credere che questo sentimento esista an­ cora. E non dico all'infuori che da .lei, dal vecchio abitacolo di lei, della Signora Poesia; perchè proibisco alla poesia di nascondere ancora l'infedele, non c'è fedele a vita, a meno di travasare la vita. Dalla vita a più che la vita. E non è più della poesia ma una specie di spaventosa auto­ psia. Bisogna che questo travasamento si operi, sui nostri vecchi corpi partiti in guerra contro l'invisibile e l'increa­ to (come se fosse mai esistito: l'increato) - con i nostri corpi mantenuti interi nelle celle dell'increato, in questo caos stesso d'increato in cui la vita riaccende le sue guer­ re, quando non c'è più nè da mangiare nè da bere, e bere è come mangiare. Dov'è andata a finire fa mia amante, dti 1 rò allora al Re di Thulé? E la mia amante vale bene la tua! E sapete cosa prima dell'alba il Re di Thulé mi rispon­ deva, prima dell'alba del tempo cominciato, quando la sua leggenda si istituiva ancora, (ma dove 11 tempo è an­ dato più lontano della sua leggenda che sta costituendosi?) Ed è ora che mi rispondeva. Ora, quest'ultima notte stessa, passata al buco del mio camino; - e dell'amore non mi restava che una nera, indicibile armata, che questa inconfessabile armata di succubi e d'incubi armati solo del loro odio contro ciò che resta in me d'un sentimento inutilizzato: 13

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