Il piccolo Hans - anno II - n. 5 - gennaio-marzo 1975

corato al personale e concentrarsi unicamente su di esso. Una sufficiente coesione dei moti interni non potrebbe fa­ re a meno di moderare le sue mete, che nell'oggettivo co­ me nel personale, appunto per la loro forza propulsiva, tendono a procedere frettolosamente, a superare coscien­ temente il non ancora umanamente superato. Nel princi­ pio femminile è solo proprio tramite questa rinuncia, proprio tramite questa conservazione stessa dell'unità pulsionale, che è data la possibilità di offrire ciò nono­ stante sempre nuovo terreno sotto al passo in fuga del­ l'uomo. Solo nel femminile perciò tale rovesciamento pulsionale in sè non si chiama «pervertimento», ma la meta stessa è nel suo indugiare, nel suo compendiare. Co­ sì entro il suo principio non c'è a rigore un semplice «piacere preliminare» (in senso freudiano), nulla di prov­ visorio nel corso dell'erotico: il femminile va definito co­ me ciò che con il solo dito mignolo ha già tutto il brac­ cio; ma non nel senso di un ascetico contentarsi: al contrario, poichè già il minimo dà spazio alla tenerezza di viversi interamente in esso, nonchè di abbracciare con il minimo , la totalità della sfera amorosa (un pò come fe­ ce Didone con la pelle di vacca a Cartagine). Si potrebbe credere che il carattere del «piacere finale» metta piuttosto in pericolo qualcosa di questa compiutezza femminile, sia attraverso l'espressione pura­ mente corporea su cui poggia l'esecuzione sessuale ulti­ ma, sia attraverso la forte passività che lega la donna a un determinato comportamento. Ma il vivace intrecciarsi della sua vita dell'Io e della sua vita amorosa non si manifesta forse mai più decisamente che in quel momen­ to; ciò in virtù della tendenza femminile ad erigere l'idea­ le a cui il proprio sè può orientarsi proprio là dove ci si abbandona. Se anche di solito lo si vede come un sempli­ ce innamoramento, che obnubilia il giudizio, addirittura sciocco, tuttavia ci sta dietro nè più nè meno che questo: il riuscire ad afferrare il senso del vissuto nel modo più 122

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