Il piccolo Hans - anno II - n. 5 - gennaio-marzo 1975

fine del territorio psicoanalitico, acquisita da Freud, che deve egualmente evitare lo sconfinamento da un lato nel­ la sfera biologica e dall'altro nella speculazione filosofi­ ca. Per quanto mi riguarda, la differenza sta forse solo nel fatto che per me non rimase una fredda, morta pie­ tra di demarcazione ma divenne la mia esperienza interio­ re, un albero da cui colgo frutti che vanno ad arricchire il giardino di casa mia. Lou Andreas-Salomé ' Ciò è conforme alla concezione di Freud quando egli dice nella sua Introduzione al narcisismo: « Con questo Io ideale si accorda l'amore di sè di cui godette nell'infanzia l'Io reale. Il narcisismo sembra spostato su questo nuovo Io ideale che come quello infantile è in possesso di ogni perfezione. L'essere umano, qui come sempre nel campo della libido, si è dimostrato incapa­ ce di rinunciare al soddisfacimento una volta goduto» ecc. Ora, secondo me, non si deve dimenticare che tutto ciò di cui più tar­ di diventiamo coscienti in termini di amor proprio, e ciò che comprende la compiacenza o vanità coscientemente diretta su di noi, deve essere differenziato da un tale narcisismo originario in cui soggetto-oggetto confluiscono in un tutt'uno ancora indistin­ guibile. Poiché proprio per questo, mi pare, è facile e possibile in seguito idealizzare, comprendere valori oggettivi riconosciuti, di cui la persona in questione non è ancora affatto partecipe e tuttavia comprenderli come presenti, come pure dirigere la real­ tà a una idealità: non solo in obbedienza a dei comandi, non so­ lo in rassegnazione, ma in « eccitamento libidico». La « coscienza morale» qui descritta da Freud come control­ lo dell'auto-osservazione è fondata in un modo un po' diverso a seconda che in essa prevalga imperiosamente l'« influenza critica dei genitori» e inoltre di educatori, del prossimo, dell'opinione pubblica, che « ha stimolato la formazione dell'ideale dell'Io» o che essa sia stata « introiettata» identificata con l'Io in misura tale da incrementare senz'altro la libido narcisistica. Nell'un caso riceverà un carattere più moralistico e legalistico fino all'imperativo kantiano, nell'altro caso in carattere più religioso e devoto fino alla pia estasi. Nei casi patologici sarà caratteristica dell'uno la parafrenia presa in considerazione da Freud, in cui il contenuto più proprio dell'Io è trasposto ancora come richiamo 105

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