Il piccolo Hans - anno I - n.4 - ottobre-dicembre 1974
sorveglianza, come distinta dalla direzione del processo produttivo (borghese, questa) -, questa nuova classe che detiene il possesso dei mezzi di produzione ha invece una posizione di classe estremamente variabile, proble matica, come mostrano storicamente le continue oscil lazioni delle sue posizioni; spesso tentate dal fascismo. 2.3 La moltiplicazione della nuova piccola bor- ghesia entra in un progetto di totale spossessione della classe operaia da parte della borghesia, che illustrano per la Francia alcuni dati esposti da Poulantzas: se gli operai qualificati, dal 1954 al 1968, in cifra assoluta, diminuiscono del 10%, gli specializzati aumentano del 30% e i manovali anche del 30%, per contro i tecnici aumentano del 160%, i capomastri del 120% e gli inge gneri del 130% (cf. Ibidem, p. 259). 2.4 Questa elefantiasi della classe sorvegliante non deve però essere intesa come una manovra tesa a spogliare del possesso dei mezzi di produzione la sola classe operaia. La demoltiplicazione dei compiti impli cita nell'elefantiasi della nuova classe implica un pro getto di spossessione anche nei confronti della nuova piccola borghesia. La sua espansione, parcellizzando il lavoro di sorveglianza tende secondo noi ad accentrare le capacità realmente direttive del processo di produ zione nelle mani di pochi super-tecnici che sono per trattamento e posizione sociale da conteggiare nelle fila della borghesia tradizionale . E' la loro comparsa, e non certo l'aumento degli imprenditori privati minori, che fa salire nella tabella proposta da Labini la per centuale della borghesia dal 1936 al 1971. (E' da segna lare per inciso che i dati del 1936 - diminuzione della borghesia, aumento della piccola borghesia impiegatizia di molto inferiore a quello che seguirà tra '36 e '71, aumento della piccola borghesia relativamente autonoma 50
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