Il piccolo Hans - anno I - n.4 - ottobre-dicembre 1974

brica, senza padroni né servi, soppiantati da « capitale pers·onificato » e « forza-lavoro», cui va la retribuzione, in profitto e salario, senza riconoscimento, - inversione della catena che dal Nome-del-padre porta alla subor­ dinazione alla Legge del padre. « Se ho detto che l'in­ conscio è il discorso dell'Altro con un grande A, è per indicare l'al di là in cui si annoda il riconoscimento del desiderio al desiderio di riconoscimento » (Lacan) 21• Nella passività del soggetto separato dalla volontà e dalla scienza si forma il nodo che sospende il riconoscimento confessato del desiderio al desiderio inconfessato del ri­ conoscimento. E' il nodo dell'« istituto » della burocrazia - il collegio, l'ufficio, l'esercito, 1'ospedale, la caserma, la fabbrica: lo Stato -, analizzato da Marx, ad apertura del feuilleton del comunismo rozzo (svolto poi a puntate dall'ouverture del terzo manoscritto del '44 al capitolo sul denaro, a macchine e grande industria nel capitale, ai lineamenti di critica dell'economia politica, alla bio­ grafia, nelle lettere, all'amico, su Jenny), in cui, per tor­ nare al sogno dei Knodel, non c'è « alimento intellet­ tuale » senza « ripugnanti punizioni sessuali ». La passi­ vità nell'istituzione inverte la lettura della storia di cui manca titolo e nome d'autore, ma resta chiara la fine. « Nell'analisi di questo sogno, mi viene in mente in modo del tutto inatteso il primo romanzo che ho letto, o meglio, incominciato a leggere dalla fine del primo volume, a tredici anni circa. Non ho mai saputo il titolo del romanzo né il nome dell'autore, ma ricordo assai bene la fine. » Il romanzo del comunismo rozzo si legge dalla fine, come il primo libro del Capitale dal capitolo sull'accumulazione primitiva, la governante ladra ne ha rubato titolo e nome d'autore. Il riconoscimento del desi­ derio è sospeso al desiderio di riconoscimento. Ma la go­ vernante ha rubato tutti i nomi. Freud suona fastidiosa­ mente, in «sciocchi motteggi», Freude (gioia) e la gioia del­ la vendetta del sognatore, oltve a riduue l'adorato nome 28