Il piccolo Hans - anno I - n.4 - ottobre-dicembre 1974
dono l'uditore, lo tengono, lo guidano, lo controllano. Una tela mantiene le sue distanze rispetto al collezionista che la prende, la lasoia, la sfiora, la sorvola. Il pittore, l'opera, il collezionista, restano, in qualche modo, radicalmente sepa rati gli uni dagli altri. In fin dei conti, il tipo di concatena mento collettivo delle arti plastiche è molto meno «umano», molto più macchinico del concatenamento collettivo della musica, impregnato fino nelle sue forme più moderne da una politica della ridondanza significativa. La pittura è manife stamente più territorializzata della musica, ma il pittore è, lui, più deterritorializzato del musicista. E' con molta imprudenza che ci avventuriamo in queste distinzioni, ma il nostro scopo è soltanto di sottolineare il pericolo dell'analisi di un'opera d'arte per se stessa, traspo nendo i metodi di lettura detti testuali. La testualità sarebbe sinonimo, qui, di formalismo e di interpretazione. Solo la referenza ai concatenamenti collettivi di enunciazione ci permetterà di abbordare l'insieme dei piani, iniziando da quello storico, che concorrono a produrre un'opera. Félix Guattari 1 cfr. P. Walkslanwick, J. Helmick-Beavin, D. Jackson, Une logique de la Communication, trad. francese Editions du Seuil, Parigi. 2 cfr. Idem, p. 19. 3 In «Semiotica», I, 2, 1969, Mouton. Benvéniste parla ugual mente di «modellamento semiotico» ad opera della lingua, di preminenza del sistema significante, ecc. 4 Abraham Moles rileva la collusione etimologica tra l'intelli genza e l'idea di legame (cfr. Théorie de l'information et de la perception esthétique, Denoel). 5 Si dovrebbe dire piuttosto: il rigetto dell'enunciazione. 6 Chronique des lndiens Guayakis, .Plon. Queste considera zioni non implicano affatto un ritorno al mito del «buon sel vaggio ». La crudeltà delle società arcaiche è reale quanto il ter rore despotico o il cinismo capitalistico, ma essa non procede attraverso il significante. 7 O Shifters, o commutatori. Espressione il cui referente non può essere determinato che rispetto agli interlocutori. Cfr. Dizio nario Ducrot Todorov, p. 323. 147
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