Il piccolo Hans - anno I - n.4 - ottobre-dicembre 1974

Forse converrebbe evocare, qui, alcuni esempi di mac­ chine astratte. Può trattarsi di macchine logiche messe in circolazione dalle scienze o di formule di trasversalità « libe­ rate» nel corso della storia, ad esempio, nel campo delle macchine militari o delle macchine religiose. Ma questo tipo di macchinismo prolifica anche, e forse soprattutto, su ,scala microscopiica. Prendiamo quello che a La Borde richiama la griglia: qualunque siano le differenti forme della sua attualizzazione, le sue differenti tappe, si può consi­ derare che essa ha messo in giuoco l'emergenza di una mac­ china astratta. Il problema posto era di congiungere dei flussi di tempo, dei flussi di lavoro, delle funzioni, dei flussi di denaro, ecc. in un modo un po' differente da quello che esiste generalmente in istituti dello stesso genere e che può essere caratterizzato dall'esistenza di un organigramma di funzione relativamente statica. La griglia degli impieghi del tempo - inscritta su della carta - la macchina delle rotazioni di funzione, inscritta in una semiotica gestuale, la modifica delle categorie gerarchiche, inscritta in una semiotica giuridica e sooiale, sono altrettante manifestazioni particolari di una stessa macchina astratta esprimente una certa mutazione - di certo locale e di poche conseguenze - dei rapporti di produzione. Ed è forse perché un tale mac­ chinismo ha cominciato a vedere il giorno a La Borde, che si è fatto tanto rumore e tanta confusione attorno a quest'espe­ rienza. Altri esempi di macchine astratte: i rituali amorosi che segnano ogni epoca. Con l'amor cortese, si tratterehbe, secondo René Nelly, di un tipo radicalmente nuovo di. con­ catenamento dei rapporti tra uomini e donne, nel quadro dell'organizzazione delle caste feudali, mentre, secondo noi, con la semiotica amorosa romantica, si avrebbe a che fare, e questo indipendentemente dalle significazioni e dai senti­ menti che essa esprime, con la messa a punto di un certo tipo di rapporti con l'infanzia, con un'utilizzazione delle intensità e delle territorialità dell'infanzia, in ciò che abbiamo chiamato i « blocchi d'infanzia», per opposizione a:i ricordi d'infanzia. Che si tratti, qui, non semplicemente di temi significativi, ma della messa in atto di una macchina inten­ siva a-significante potrebbe essere particolarmente bene illu­ strato con il ruolo decisivo che svolgono questi blocchi d'infanzia nella musica di Schumann. 141

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