Il piccolo Hans - anno I - n.3 - luglio-settembre 1974

motto di spirito più che in Psicologia delle masse e ana­ lisi dell'io che Freud decifra il meccanismo di formazione della massa. Solo alla massa evocata dal motto la donna si spoglia e spoglia la sua complicità col capitalista, che non sfrutta mai l'individuo ma solo le famiglie; solo alla massa prodotta dal motto l'istituzione cede l'arro­ ganza che si rafforza alle rivendicazioni dignitose dell'in­ dividuo che finalmente è un uomo. Perché l'uomo è sem­ pre uno solo, e il salariato è sempre famiglia, e per la famiglia nessun sacrificio è eccessivo. Disgregazione del­ la famiglia e proliferazione del singolo sono l'effetto del motto di spirito che corrompe quel singolo, cieco e sen­ za famiglia, che è l'edipo-declassato-ascoltatore-del-motto. Mentre il comico si compie nel corto-circuito della « com­ parazione» in cui i partners della coppia misurano in­ faticabilmente la lunghezza della corda che li lega, men­ tre il comico cioè è funzione dell'ideologia dello scambio e della comunicazione intersoggettivi; e mentre l'humour consola il partner sfortunato dall'oppressione dell'altro - il processo del comico si compie fra due persone e quello dell'umorismo in una sola persona -, il lavoro del Witz opera per contagio e infezione, al di là del ci:i:·colo dell'io e della coppia, la contaminazione pestilen­ ziale descritta nell'etiologia dell'isteria. Se il trauma deì­ la seduzione infantile era un mito, il suo rinnegamento non obbedisce per questo meno alla logica della dene­ gazione. L'ipotesi della seduzione è un destderio della teoria. E se la teoria vi si sottrae, per restare teoria, la pratica deve arrendervisi proprio per mantenere la credibilità della teoria. Lo sforzo di comprensione del­ l'isteria conduce, al di là dell'ipotesi semplificata della seduzione, all'interpretazione dei sogni, ma l'interpreta­ zione dei sogni richiede il supporto dell'analisi del motto di spirito. « Tutti i sognatori sono insopportabilmente spiritosi», lettera a Fliess dell'll settembre 1899, ma non solo i sognatori, l'inconscio stesso lo è: « L'evidente 25

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