Il piccolo Hans - anno I - n.3 - luglio-settembre 1974

enigmi della sfinge per accorgersi che sono falsi enigmi. Il falso enigma è come la cattiva letteratura, il signifi­ cante intenzionale, caricato di mistero, di senso, di im­ portanza, momento fondamentale della vita, ecc. Falso enigma è l'uomo: « Qual'è quell'animale che cammina al mattino con quattro gambe, al pomeriggio-con due e alla sera con tre?» E la sfinge non -è che Giocasta, la moglie­ e-madre che solleva al figlio/amante le domande la cui soluzione è già data. L'Edipo è questo e non vale lo sforzo di Deleuze e Guattari di farlo attraversare dalle guerre, pestilenze, popoli, migrazioni. Il soggetto pieno della significazione del politico non è traversato che dal­ l'emozione del senso universalmente umano delle guerre e delle pestilenze. E' il soggetto che le provoca per com­ muoversene, si volta per sentirsene altrove, coccolato al caldo del mito della Storia. Figlio della sfinge-Giocasta e suo consolatore per gli inevitabili oltraggi. Il vero enigma è lui, il soggetto vacuo, per cui si coniano, come motti di spirito, psicoanalisi e marxismo, motto osceno e motto ostile. « Il motto tendenzioso richiede general­ mente la presenza di tre persone: oltre a quella che dice il motto ce n'è una seconda, che viene fatta oggetto del­ l'aggressione ostile o sessuale, e una terza, nella quale si attua il proposito del motto, quello di produrre pia­ cere. Studieremo più tardi la ragione più profonda di questa distribuzione delle parti. Per ora limitiamoci al dato di fatto che vi si rivela: chi ride al motto e ne gode quindi l'effetto di piacere, non è chi lo crea, ma l'ascoltatore inattivo » (Freud, Il motto di spirito, cit., p. 89). Tra il soggetto che crea il motto, e non ne può ridere, e quello che lo ascolta, ridendo di un riso vacuo, si crea una complicità per cui la donna che nel tu per tu conserva le sue difese e mascherature si trova denu­ data e data in preda alla comunità, e le istituzioni au­ torevoli contro cui si spunta la mormorazione individuale sono aggredite da una massa ostile. E' nel libro sul 24

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