Il piccolo Hans - anno I - n.3 - luglio-settembre 1974

cella Marx. All'inconscio si sostituisce il cuore, l'uomo stenterello che parla ai cani (e, vittoria del senso, la ca­ gna Bella parla all'uomo) tra San Francesco e Demetrio Pianelli. Alla lotta di classe si sostituisce la totale tra­ scendenza dell'accadimento storico sull'accorato lamento degli umili. Che dopo Marx e Freud La Storia si scriva ancora su due colonne, i puri dati e l'elegia dell'uomo che ne soffre, rivela ali'opera la coppia ideologica del revi­ sionismo: positivismo e umanesimo. All'accadere deter­ minato dei fatti si affianca un Senso metafisico e trans­ storico. Se nel divenire della storia non è questione di lotta di classe, la commedia umana si riduce a risposta parafìlosofìca agli interrogativi adolescenziali sul signifi­ cato e i valori« autentici » della vita. Il bastardello Useppe è la ventilazione della figura di Cristo, nasce in una greppia, scaldato dall'alito di un ca­ ne, e muore con le braccia spalancate: la ricomposizione post-referendum dell'Ecclesia si fa ancora una volta sotto il cupolone di San Pietro. E con i pargoli viene alla Mo­ rante anche un critico del P,C.I. come Spinazzola, che annuncia nella sua recensione alla Storia (« L'Unità » .• 21/7/74): « il regno dell'uomo che fu preconizzato due­ mila anni fa dal Cristo, incarnazione suprema dei valori di libera, solidale festevolezza terrena » (festevolezza da cui ovviamente deve essere escluso« il più empio peccato, la cupidigia di beni mondani »). L'operazione ideologica­ mente mistificante rivela il suo risvolto politico. La ca­ tegoria borghese di uomo diventa soldo spirituale del . rivoluzionario che, per essere pagato in anticipo (dal li­ bro della Morante, per esempio), la rivoluzione non la fa. Libri così raccontano compiaciuti il vuoto delle piazze che è purezza dei cuori, perché « la storia » contamina con la truce brama di potere l'innocenza dei semplici (è questo, caro Pintor, il vero fascismo intellettuale). Che gli alfieri della Storia siano stati Bo, Garbali e Ginzburg, è significativo: l'ideologia quietistica manzo- 121

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