Il piccolo Hans - anno I - n.3 - luglio-settembre 1974
a sé: sente che è la sua grande ocoasione di dire qual cosa di veramente originale, e allora adotta il tono del conferenziere. « Signori, ogni qualvolta ci si voglia ren dere conto delle cause di uno stato morboso come l'iste ria, si è soliti ricorrere innanzi tutto all'anamnesi, e si chiede perciò al paziente stesso e ai suoi familiari a quali influenze nocive essi attribuiscano la malattia nei suoi sin goli sintomi nevrotici» (Freud, op. cit., Torino 1974, p. 50). Tutto sbagliato, tutto da rifare, il fattore eredita rietà di Charcot, lo « stato ipnotico» di Breuer, il con ferenziere rinnega i maestri, vuol essere riconosciuto da solo, come inventore, come fondatore. Freud sostiene che il trauma sessuale infantile è causa dell'isteria, confonde la realtà con la fantasia, come dovrà amaramente rico noscere più tardi, e la confonde non solo per quanto ri guarda gli isterici che sono soliti inventarsi una scena di seduzione precoce, ma anche per quanto riguarda le proprie chances di convincimento: chiede ripetutamen te che gli si creda, in base alle esperienze da lui condot te con alcuni pazienti, previene tutte le obiezioni, ed è tale e così trasparente la sua brama di riconoscimento che l'effetto non può essere che di rigetto. Dallo stesso tavolo della presidenza cresce di pari passo con la sicu mera dell'oratore la diffidenza espressa dal giudizio di Krafft-Ebing: « sembra di sentire una favola scientifica ». Come la vita sessuale, secondo quanto Freud più tardi formulerà, anche la psicanalisi nasce in due tempi. Dap prima, ponendosi in concorrenza al sapere, come teoria dell'isteria, appare come un episodio di fantascienza. Non è difficile dare ragione a Kr"afft-Ebing. Freud sostiene che la base di una nevrosi è sempre posta nell'infanzia da un adulto, con un atto di seduzione, e poi trasmessa da un bambino all'altro come un « baciUo della tuber colosi», un'.« infezione», un « contagio», per cui da bam bini sedotti e sedutrtori nascerebbero adulti isterici e propagatori, secondo un meccanismo, dell'invasione, del- 10
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