Il piccolo Hans - anno I - n. 1 - gennaio-marzo 1974

che lo vedono soggetto dei rapporti di produzione capi­ talistici e di un'amministrazione burocraticistica. Punti: a) Ciò che dissolve la logica della falsa padronanza nel riconoscimento è la Strategia della sovranità. Sgar­ bo sgorbio. Complotto. Lo so io. Gli imperialisti e i loro lacché. b) L'economicismo relega l'elemento piccolo bor­ ghese nella colpa e l'elemento sottoproletario nell'igno­ minia. Ma è qui che la materia gioca la partita decisiva della transizione. c) Il praticismo ricatta il movimento forzandolo ad operare su una materia non analizzata. Il sogno di Ma­ chiavelli ricattato dall'opportunismo del Vettori. Il far niente che accede alla lotta rivoluzionaria è la pratica dell'Economia del sogno. Il far niente del conte Nicht­ sthun è l'assenteismo dell'operaio, il rifiuto del lavoro. 3) Un balzo indietro e due avanti. La teoria rivoluzionaria è in un'economia altra. Un'eco­ nomia surdeterminata in cui il soggetto e la materia lavo­ rano nella contraddizione di cui l'inconscio è il terreno stesso. Ogni processo dal suo sorgere al suo esaurirsi nella causalità interna e nella contraddizione si produce nel gioco di identità poste e negate. La rimozione di tale economia contraddistingue la linea idealistica e la oppone alla linea materialista. Il 7

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