Il piccolo Hans - anno I - n. 1 - gennaio-marzo 1974

piume, le piume che portan gli alpini, volta la carta e si vedono i pini... Gustave strisciava lungo il muro bianco, avvolto nel suo barracano. L'aria era sottile, nonostante il caldo intenso. Arrivò al bar, sgusciando nelle strade senz'om­ bra dov'era inutile cercare di camminare sotto le gron­ de o lungo le pareti. La porta si aprì tintinnando: « Oh, sei qui», disse un uomo scuro di pelle che se ne stava seduto a un tavolo d'angolo. Gustave scosse la testa. Si appoggiò al bancone « Una birra», disse. Il barista era un omone alto vestito di bianco. Le mani scure e forti posarono con decisione un boccale davanti a Gustave. L'uomo sul fondo parlò di nuovo. « Ho sentito che hai rischiato ancora il linciaggio». Gustave alzò le spalle e continuò a bere senza vol­ tarsi. « Oh, disse infine fissando il barista, sciocchezze, solo sciocchezze, dicerie». Si aggiustò il barracano mise due monete sul banco e fece per uscire « Gustave» lo chiamò l'indigeno. « Gustave non esse­ re sciocco. Non è il modo più intelligente di rischiare la vita». L'accampamento dei beduini era vicino al mare, non molto lontano dall'attracco delle navi. Gustave l'aveva scorto appena sbarcato, ora fissava le tende bianche nello spiazzo apparentemente deserto. « Salàm alekùm» disse a voce alta. Due arabi appa­ rirono. 65

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