Il piccolo Hans - anno I - n. 1 - gennaio-marzo 1974

dei rapporti di denaro), si identifica con la venalità e corruzione generali. La prostituzione generale si pre­ senta come una fase necessaria del carattere sociale delle disposizioni, capacità, abilità e attività personali. In termini più compiti si dice: l'universale rapporto di uti­ lità e di utilizzabilità» (Marx, ibid., pp. 105-106). Qual­ cosa di oggettivo, indifferentemente, il vero cinismo è quello di Jenny, la traduzione, lo sguardo femminile. I rapporti di indipendenza personale che, nel sistema di scambio sviluppato, celano agli individui i rapporti di dipendenza materiale in modo che essi « sono ora domi­ nati da astrazioni, mentre prima dipendevano gli uni dagli altri», sono così denunciati. Si fa astrazione dai talenti, si astrae dalla cultura e dalla civiltà, si astrae dallo sviluppo e dall'accumulazione, lasciando che lo sguardo tolto all'uomo compia la sua opera invidiosa. IV Falsetto. Il giovane apprendista bigliettario non può gridare: Prato! a ogni fermata del torpedone per Prato. La voce gli si strozza in gola, sente che se gli uscisse sarebbe un imbarazzante falsetto. Lo grida per lui il suo istruttore con un timbro particolarmente sonoro in cui si espri­ me capacità acquisita, maestria, disapprovazione per la timidità dell'allievo e soddisfazione per una rivalsa immaginaria. L'istruzione verte minuziosa e pedantesca per tutto il viaggio sull'arte manuale di staccare i bi­ glietti da un piccolo congegno meccanico che sembra fatto apposta per imbrogliare le dita. E, per la parte teorica, sulla varietà delle tariffe. Ma tace sul grido diretto alla massa degli utenti del servizio. Per il pas­ saggio delle consegne è imposto un pedaggio: la rinun- 41

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