Il piccolo Hans - anno I - n. 1 - gennaio-marzo 1974

l'accento sulla transizione, sul posto del soggetto del­ l'inconscio nella rivoluzione. Enigma della femminilità: il fatto che « dei ragazzi estranei e sconosciuti» sono picchiati è fonte di piacere. La pietà si mescola alla com­ plicità. Ma l'arretramento fantasmatico dalle « esigenze della vita amorosa in generale», la negazione della jouis­ sance del rapporto, impedisce che le parentesi chiudano a K la visione di c. La frigidità è un trucco. Ingenua­ mente Groddeck lo rivela notando che il corpo, gli organi genitali, rispondono anche alla violenza. Ma il rifiuto di avouer la jouissance perverte, erotizzandola, la carne. Il godimento è perverso. Il maschio gode sem­ pre, automaticamente, obbedendo alla macchina che il suo corpo serve nella prestazione salariata. L'intermit­ tenza del godimento femminile, il silenzio femminile, toglie la corrente libidinale che muove la macchina. E' attraverso l'oblio del nome e il silenzio (il non-dire) che la femminilità impedisce la scomparsa di e (la fase pre­ liminare che il maschio media da lei ma separando l'amore dall'odio: io sono battuto e quindi amato dal padre). Al di là della « perdita della coscienza» che lei rappresenta sta il piccolo e del capitale, le parentesi sono aperte:) K (. Solo l'onanismo, la perversione del desiderio, è normale, la matematica di Marina. Ella traduce le yarde in metri, ma riducendosi a un occhio, alla posizione di spettatrice dello spasmo virile, si fa oggetto piccolo a. Lacan, Le Séminaire, Du regard com­ me objet petit a. Lo sguardo femminile è l'oggetto mi­ sterioso fuori del quadro, funzione del cattivo occhio dell'invidia (che viene da videre) provocata dal possesso di beni che non sarebbero, a chi invidia, di nessuna uti­ lità. Così il Capitale è ridotto a una questione di yarde e metri perché il capitale non sia per il soggetto la posta di una restaurazione della maitrise borghese. 37

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