Il piccolo Hans - anno I - n. 1 - gennaio-marzo 1974

esser vissuti tanti anni insieme con una donna, senza esser colpiti terribilmente dalla sua morte. Sentii che con lei seppellivo l'ultima parte della mia giovinezza. Quando ricevetti la tua lettera non era ancora sepolta. Io ti dico, la tua lettera mi rimase fissa in capo per tutta una settimana, non potevo dimenticarla. Never mind, la tua ultima compensa quella, e sono lieto di non aver perduto con Mary anche il mio più vecchio e migliore amico » (26 gennaio). Nostre sottolineature: l'incrocio della lettera con la donna morta scopre la debolezza engelsiana, l'incapacità di sostenere l'« oblio», la dimen­ ticanza femminile, la riduzione del marxismo a una que­ stione di yarde e di metri (Marina), la sostanza del modo di produzione, mors immortalis e comunismo rozzo. Engels non si è mai sposato, si è limitato a formare coppie temporanee, con Mary prima e poi con sua sorella, e in questo modo si è condannato a perdere la sfida dell'eternità borghese: sorpreso dalla « epistola familiare » di Marx con il cadavere della sua donna in casa, non può far altro che abbandonarsi a una vana recriminazione. Solo l'eterna prostituzione della fami­ glia (il legame legale di Marx, temper e nervous com­ plaints di Mary), su cui la morte non ha potere, può opporsi alla mors immortalis del modo di produzione capitalistico. L'uomo della coppia non conformista è condannato a sbagliare continuamente tempo. Il 4 luglio 1864 Marx scrive all'amico: « Tu sai che 1. a tutto io arrivo con ritardo; e 2. che io seguo sempre le tue orme ». Ma molti anni dopo dovrà riconoscere con gra­ titudine che l'amico si è sacrificato per consentire a lui di portare a termine quell'opera di critica dell'economia politica di cui pure l'altro aveva anticipato i primi son­ daggi. Engels arriva sempre troppo presto o troppo tardi. Egli ha sulle braccia una donna morta e non capisce il comunismo rozzo, prostituzione (famiglia) e invidia uni­ versale. Conclusione della Situazione della classe operaia 22