Il piccolo Hans - anno I - n. 1 - gennaio-marzo 1974
non parce que la mère est intervenue mais parce que moi à l'extreme je les ai obligés à me lacher en faisant un certain mouvement pour lequel il faut avoir des couilles au cu mais que je ferai en corps cette fois-ci, de tout mon corps e non de l'extreme bout de celui-ci. (A. Artaud) Bisogna avere dei coglioni al culo. Il piccolo movimento allontana l'essere dalla presa al dolore, è una piccola erezione anale che si conficca nel fondo di tutto il corpo. Penso alla bellissima lettera di Artaut al legislatore sugli stupefacenti, senza pensiero e senza essere, Artaud attraversa la parola, Bataille vede nell'esperienza interiore la derisione di colui che fugge l'angoscia mentre solo resta a picco nella sua notte im possibile dove si fa luce un altro g... Un certo movimento... un nulla anale che stacca... attraversa il linguaggio e lo lacera. La simbolizzazione spostata dal ritorno dell'erotiz zazione anale, dalla pulsione connessa al suo godimento sepolto e tenace, coinvolge il linguaggio in un movi mento senza madre, fa uscire la scrittura dall'edipia nizzazione dominante e dai suoi giochi identificatorii (non perché la madre è intervenuta). La discesa nel dolore è vuota e muta, orfano e osceno il soggetto perde il corpo nell'immaginario e il linguaggio nella simbo lizzazione, fuori, nell'eterogeneità della materia pulsio nalizzata, il linguaggio è ai bordi fuori dal discorso men tre il corpo frammentato sconnette l'immagine propria. « L'esperienza interiore è l'esperienza che l'esterno ha dell'interno e sul terreno aspro dell'impossibile non spira l'aura dello Spirito, ma soffia il vent du dehors ». 130
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