Il piccolo Hans - anno I - n. 1 - gennaio-marzo 1974
« L'eterologia riconosce la pulsione di morte in quan to non reintegra la castrazione in un ordine simbolico come funzione del fallo. Cioè: due posizioni: da una parte la riappropriazione fallica della castrazione; op pure il sacrificio del fallo nella castrazione: la seconda, integrando la prima (mentre la reciproca non è vera) implica la dialettica della jouissance effettiva legata al i'orrore: è il fuori del discorso. (Ph. Sollers, Le cou pable, « Tel Quel » 45). Dall'altra parte il fuori del discorso, l'eterologia, nel la castrazione accettata ed erotizzata, svuotando l'or gano, fa del significante la preda della pulsione. Lois e H di Sollers giocano questo salto nell'eterolo gia, nel fuori della storia di lotta-contraddizione. Vi è tutta una decostruzione, in senso non formalista, della lingua nazionale (si pensi all'istituzione glorificata e in toccabile della lingua francese) aggredita dal fuori, dal l'estraneità dell'altra lingua, dal rimosso della stessa lingua, linguaggio delle masse raccorciato che assecon da una musicalità dirompente e canzonatoria portatrice di un'intensa erotizzazione respiratoria spastica; in essa il soggetto moltiplicato e innumerabile avvia un epos che lo attraversa e lo butta fuori dalla lingua morta, dal trucco del travestimento significante in pieno vento di fuori-eterologia-materialismo. In fondo la stanchezza è contagiosa e il malessere . l di diffondere in un discorso... l'impazienza perzco O II I f · l' I , · ·1 l . 1 a a ettura a partire a tro rec1t, 1 « suo pu szona e , . II d ·1 I 11 rec1t », que o entro 1 ma essere, que o che misura l'inadeguatezza del pensiero al sesso. Ma chi parla? Perché questo détour fuori dal testo o dentro nei testi? che parta in qualche modo la sua parola e il malessere sia preso nel récit dell'impossi- 128
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